martedì 17 dicembre 2013

PROROGA PRECARIATO


FIRMATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE LA DIRETTIVA CHE PREVEDE LA PROROGA DEI LAVORATORI PRECARI A TUTTO IL2016.

GRAZIE ALL'ACCORDO CHE ABBIAMO SOTTOSCRITTO INSIEME ALLE ALTRE SIGLE, IL MINISTERO DELLA SALUTE HA FIRMATO LA DIRETTIVA ALLE REGIONI PER LA PROROGA DEI CONTRATTI DI LAVORO PRECARI FINO AL 31 DICEMBRE 2016.

E' SOLO IL PRIMO PASSO: CHIEDIAMO SUBITO IL DPCM SUI PERCORSI DI STABILIZZAZIONE.

DIAMO CERTEZZE AI LAVORATORI!
GARANTIAMO SERVIZI AI CITTADINI!

mercoledì 11 dicembre 2013

INCONTRO CDI CGIL


INCONTRO COMITATO DEGLI ISCRITTI
GIOVEDI 12 DICEMBRE 2013 
SI TERRA' L'INCONTRO DEI RAPPRESENTANTI DEL CDI AZIENDALE.

SI DISCUTERA' DELLA SITUAZIONE AZIENDALE, DELLE RIFORME CHE DA QUI AI PROSSIMI ANNI DOVREBBERO AVVENIRE NELLA SANITA' FRIULANA.
A LIVELLO LOCALE DELLE AZIONI DA INTRAPRENDERE NEL PROSSIMO ANNO RISPETTO AI RISULTATI DEL QUESTIONARIO 2013.

VI TERREMO AGGIORNATI.

RICORDO A TUTTI I TESSERATI CGIL DI ISCRIVERSI AL CORSO ECM GRATUITO 
(CIRCA 12 CREDITI) DI DUE GIORNATE, UNA IN FEBBRAIO E L'ALTRA  IN MARZO DI 6 ORE CIASCUNA.
 TERMINE DI PRE ISCRIZIONE
 20 DICEMBRE 2013



lunedì 18 novembre 2013

manifestazione a pordenone del 15 novembre 2013

Un futuro all’Italia  del lavoro


Pordenone, 15.11.2013
La pioggia non ferma lo sciopero
e la manifestazione dei 10.000 del Fvg per



  • stop alla   precarietà
  • contratti
  • salari
  • pensioni
  • fisco giusto

venerdì 1 novembre 2013

sciopero del 15 novembre 2013

                                                         
       
                              SCIOPERO REGIONALE PER
VENERDI 15 NOVEMBRE
DI 4 ORE
con MANIFESTAZIONE REGIONALE A PORDENONE
ritrovo ore 9.30 Largo San Giovanni, 
interventi conclusivi Piazza XX Settembre
Cambiare la Legge di Stabilità 2014
Dagli sprechi e dalle rendite, più risorse ai lavoratori e ai pensionati
La Legge di Stabilità del Governo  NON REALIZZA LA SVOLTA necessaria al Paese
PER TORNARE A CRESCERE
√ bisogna ridurre le tasse a lavoratori, pensionati ed imprese
√ serve una nuova politica europea a sostegno di  occupazione, innovazione, ricerca 
e  politiche sociali
√ bisogna tagliare sprechi  e ruberie, dire basta alla  corruzione, togliere il peso della 
burocrazia per essere attrattivi
PRIORITA' LAVORO!
CHIEDIAMO A GOVERNO E PARLAMENTO DI
- RIFINANZIARE LA CASSA INTEGRAZIONE  
- DARE CERTEZZE AGLI ESODATI
- TAGLIARE LE TASSE A LAVORATORI E PENSIONATI E ALLE IMPRESE 
CHE MANTENGONO E CREANO BUONA OCCUPAZIONE
OCCORRE
√  varare un signifi cativo  aumento delle detrazioni sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati
√  rafforzare e rendere strutturale la  detassazione del salario di produttività, che va estesa anche
ai lavoratori del settore pubblico
√  correggere le iniquità della nuova  tassazione immobiliare (TRISE) e cancellare la prevista
riduzione delle agevolazioni fi scali
√  potenziare la lotta all’evasione fi scale attraverso la revisione del sistema di sanzioni, defi nendo
la natura penale del reato di evasione
√  rivalutare le pensioni, ripristinando i meccanismi di indicizzazione ante DL 201/2011.
√  stabilizzare i precari della Pubblica Amministrazione. Il blocco degli stipendi e del turn-over dei
dipendenti pubblici  ha fatto risparmiare miliardi allo Stato: NONOSTANTE QUESTO LA SPESA
PUBBLICA CONTINUA A CRESCERE evidenziando le colpe del sistema.
COME REPERIRE LE RISORSE
√  armonizzazione della tassazione delle rendite fi nanziarie alla media europea rispetto
all’attuale aliquota del 20%;
√  destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione
fi scale per la riduzione delle tasse  a lavoratori e pensionati   mediante un apposito provvedimento
legislativo.
√  applicazione obbligatoria dei  costi standard
√  riduzione drastica del numero delle società pubbliche e degli enti inutili
√  riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi  e degli incarichi di
nomina politica, fi no al blocco delle consulenze a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica
√  la valorizzazione del patrimonio dello Stato
FRIULI VENEZIA GIULIA
PRIORITÀ LAVORO!
burocrazia per essere attrattivi
PRIORITÀ LAVORO! À LAVORO! À
PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA
La situazione in Regione è drammatica: il lungo elenco di aziende in crisi, chiuse,
delocalizzate, fallite, sta mettendo a dura prova la tenuta sociale dei nostri territori.
Tutti i settori produttivi sono colpiti dalla crisi. Questa realtà oltre a penalizzare
immediatamente migliaia di lavoratori oggi disoccupati o in cassa integrazione ha
rifl essi diretti sulle risorse regionali disponibili e sulla tenuta dello stesso sistema
previdenziale.
È NECESSARIO CONCORDARE RAPIDAMENTE
CON LA REGIONE LE LINEE DI UNA POLITICA INDUSTRIALE
CAPACE DI SOSTENERE SVILUPPO E OCCUPAZIONE
SUL TERRITORIO
VANNO INDIVIDUATE risposte per le emergenze, ma anche INTERVENTI
di sistema. infrastrutture e portualità, investimenti su scuola e ricerca, fi scalità,
sistema del credito, devono essere le leve che consentiranno al Friuli Venezia
Giulia di uscire dalla crisi.
OCCORRE SOSTENERE IL REDDITO DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI
ATTRAVERSO LE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
E LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO E SOCIALE.
VANNO SEMPLIFICATI E RIDOTTI I LIVELLI ISTITUZIONALI, SNELLITI
I PERCORSI BUROCRATICI  E VELOCIZZATE LE RISPOSTE AL CITTADINO.
RIDIAMO DIGNITÀ AL LAVORO!
PER SOSTENERE QUESTE PROPOSTE CGIL CISL UIL HANNO PROCLAMATO UNO  SCIOPERO REGIONALE PER
VENERDI 15 NOVEMBRE
DI 4 ORE
con MANIFESTAZIONE REGIONALE A PORDENONE
ritrovo ore 9.30 Largo San Giovanni, 
interventi conclusivi Piazza XX Settembre

giovedì 17 ottobre 2013

ultime sulle pensioni







 15 ottobre 13

per ricevere il

“nonsolopubblico”

invia una mail a

nonsolopubblicofvg@
gmail.com



Sei vicino alla pensione?
=
 PENSIONI DECURTATE                      



FRIULI VENEZIA GIULIA 

 ULTIMISSIME SULLA "FORNERO":

tutti coloro che matureranno  i requisiti per la pensione anticipata per non avere la penalizzazione devono
recuperare  i periodi che secondo l’ INPS non sono stati di “effettivo lavoro”, di conseguenza:
l’importo della tua pensione potrebbe essere ridotto se hai periodi di assenza per:
  Maternità facoltativa
  Permessi/riscatti  per periodi di aspettativa
  Riscatti per periodi di studio
  Maggiorazioni per invalidità
  Donazione di sangue
  Aspettative senza assegni
  Permessi Legge 104/92
  Disoccupazione – mobilità – CIGS (anche se già ricongiunti con Legge 29/79 art. 2)

La FP CGIL sta affrontando il problema per trovare una soluzione ma nel frattempo, prima di presentare le
dimissioni e avviare le procedure per la domanda di pensione, rivolgiti al delegato e/o alla sede più vicina del Patronato INCA CGIL 

mercoledì 9 ottobre 2013

proposte cgil fvg riforma sanità


martedì 22 ottobre - ore 9
aula magna liceo dante - trieste, via giustiniano 3
Sanità: per una vera riforma - Le proposte della Cgil FRIULI  VENEZIA GIULIA

▶  coordina  
adriano sincovich    segretario generale cgil di trieste 
▶   relazione introduttiva
orietta olivo    segretaria regionale cgil fvg
▶  interventi
giovanni fania          segretario generale cisl fvg
ezio medeot             segretario generale spi cgil fvg
giacinto menis         segretario generale uil fvg
mafalda ferletti        segretaria generale fp cgil fvg
sandro del fattore    coordinatore area welfare cgil nazionale
maria sandra telesca assessore regionale alla salute, integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia
▶  conclusioni
franco belci   segretario generale cgil fvg
Sanità: per una vera riforma 
Le proposte della Cgil
FRIULI  VENEZIA GIULIA

martedì 1 ottobre 2013

comunicato stampa FP CGIL in risposta al ministro

                    Federazione Lavoratori Funzione Pubblica Cgil Nazionale
       
             Via L. Serra, 31
                     00153, Roma
                       
                   www.fpcgil.it 
Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil 
e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici
Sanità - TripAdvisor: bene valutare, ma lo Stato garantisca Lea e uniformità
Roma, 27 settembre 2013
“Sul   TripAdvisor   per   gli   ospedali   pubblici   la   Ministra   Lorenzin   propone   una   soluzione
efficace dal punto di vista comunicativo.  Ma la salute è un problema complesso e il suo
funzionamento   non   dipende   solo   dalla   bravura   di   quel   singolo   medico   o   operatore
sanitario. Il ruolo pubblico è quello di intervenire per garantire la sussistenza dei livelli
essenziali di assistenza e l'uniformità di trattamento in tutto il Paese. Non solo quello di
stilare classifiche e prendere atto dei problemi”. Questo il contenuto di una nota congiunta
di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil  Medici,  in  merito  al  contenuto  di  un'intervista  rilasciata  dalla  Ministra  della  Salute
Beatrice Lorenzin al quotidiano “La Repubblica”.
“Giusto aprirsi all'open data e garantire trasparenza. Giusto – continuano i due sindacalisti
- ascoltare la voce dei cittadini. Sulla misurazione delle performance, su customer care e
customer satisfaction, ci sono esperienze avanzate e altre possono essere sperimentare e
poi messe a sistema. La Ministra dovrebbe occuparsi di garantire che a un cittadino, una
volta varcata la soglia di una struttura pubblica, sia garantita un'assistenza adeguata. Non
serve una guida turistica del servizio sanitario nazionale”.
“La Ministra si preoccupi di fermare la riduzione della spesa sanitaria in rapporto al Pil che,
secondo la recente nota di aggiornamento del Def, passerebbe dall'attuale 7,1% al 6,7%
nel 2017. I titoli sui quotidiani servono davvero a poco. Servono semmai investimenti nelle
nuove tecnologie – concludono Taranto e Cozza - adeguate dotazioni organiche e la fine
dell'era buia dei tagli lineari ai diritti delle persone”.
Ufficio Stampa
 
Tel:  +39 (06) 58544343
e-mail: ufficiostampa    @fpcgil.it       

sabato 31 agosto 2013

allarme cardiochirurgia e non solo...

"EMERGENZA CARDIOCHIRURGIA". VITE IMPOSSIBILI IN CORSIA Emergenza in Cardio Chirurgia, uno dei fiori all’occhiello dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine. L'allarme rosso in Cardio Chirurgia è sorto qualche mese fa. La causa è un drastico calo di personale infermieristico dovuto ad una serie di contemporanee assenze (assolutamente giustificate) per gravidanza e ad alcune malattie lunghe. La Direzione Aziendale non è riuscita a compensare le assenze con altrettante immissioni di operatori e quindi il problema si è scaricato sulle spalle degli infermieri. I pochi professionisti "superstiti" si sobbarcano tutto il peso del lavoro e l'effetto che ne deriva sono riposi saltati, richiami al lavoro nelle poche giornate libere, turni massacranti. Turni anche di questo tipo: mattina al lavoro ( dalle 7 alle 14.30 ), poi poco più di 6 ore di pausa e a seguire una notte di lavoro dalle 21 di sera alle 7.30 del mattino. Incredibile, ma vero. Così crescono in modo esponenziale le normali dosi di stanchezza che il lavoro in corsia comporta e crescono potenzialmente , assieme alla fatica e allo stress, le possibiltà di commettere errori. La grande professionalità e capacità di lavoro del personale ha sempre garantito la qualità del servizio, ma andare avanti così non è possibile. Nè per i pazienti, nè per i lavoratori. Alla nuova Direzione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine spetta il compito di riorganizzare i servizi tenendo conto delle forze effettivamente disponibili in campo. Ma questo non basterà se non si affronterà - in tutta la Regione - l'origine vera del problema : i vuoti negli organici degli operatori. Non occorrono le doti investigative di Sherlock Holmes per individuare la "causa madre" di questa situazione. I nodi che vengono al pettine in Cardio Chirurgia - ma anche in altri reparti dell'Ospedale di Udine - sono l'eredità delle scelte regionali sbagliate degli ultimi anni: riduzione delle risorse assegnate dalla Regione alle Aziende, assunzioni con il contagocce e un' enorme voragine negli organici degli infermieri ( e non solo ) con 500 operatori in meno nella Sanità del Fvg nel solo anno 2010 ! Ma chi ha innestato questa marcia indietro della nostra Sanità ha dimenticato una cosa molto semplice: la cura e la prevenzione delle malattie sono garantite principalmente dalle mani e dalle menti del personale. E così i tagli al personale hanno determinato meno salute per i cittadini e più stress per gli operatori. Serve un radicale cambio di rotta per riportare alla normalità Cardio Chirurgia e gli altri reparti sofferenti e per evitare che simili situazioni si estendano a macchia d'olio. Il cambiamento della rotta spetta al Grande Timoniere della Sanità : la Regione Fvg. Al Timoniere Regione e all'Assessorato Sanità chiediamo di affrontare il problema delle risorse intervenendo sui punti di spesa superflua e con il rilancio di quella "grande macchina produci risparmi" ( l'ex Centro Servizi Condivisi ) che accentra in una sola Struttura la gestione degli aquisti e degli appalti delle Aziende facendo risparmiare al sistema decine e decine di milioni all'anno. Operando in questo modo sarà possibile recuperare risorse per fermare l'emorragia di personale degli ultimi anni e ripartire con un piano di assunzioni legato ad una riforma del Sistema sanitario regionale. Il rilancio della buona sanità regionale passa attraverso la riforma dei servizi e la centralità del personale che li eroga. Udine, 26 agosto 2013 Cgil F.P.

domenica 25 agosto 2013

comunicato stampa R. Dettori




Comunicato stampa di Rossana Dettori
Segretaria Generale Fp Cgil.

Precari P.A.: fenomeno non piu' sostenibile
Subito il confronto per la stabilizzazione



"La notizia che il provvedimento sui precari delle Pubbliche Amministrazioni verrà discusso domani in Consiglio dei Ministri è un fatto indubbiamente positivo che ci auguriamo consenta definitivamente di evitare il reale rischio di licenziamento di una parte importante del personale che svolge servizi fondamentali", commenta cosi', Rossana Dettori, segretaria generale della Fp Cgil, la notizia della convocazione del CdM di domani.
"Nell'attesa di conoscere il testo nel merito", continua la sindacalista, " riteniamo opportuno che il governo apra da subito un confronto con le Organizzazioni sindacali che consenta di governare il processo di stabilizzazione di questo personale, a partire dalla definizione di criteri certi per le modalità di assunzione e dalla necessità di rimuovere gli ostacoli che oggi impediscono alle amministrazioni di garantire il necessario turn over"
"La condizione di precarietà non è più sostenibile né dalle migliaia di persone che vivono questa condizione da diversi anni, né dal sistema dei servizi ai cittadini messo a dura prova dalla progressiva carenza di personale e non più in grado di garantire livelli essenziali delle prestazioni. Queste lavoratrici e questi lavoratori, "conclude Dettori,"sono spesso inseriti in servizi chiave degli Enti e sarebbe impensabile farne a meno"





Roma, 22 agosto 2013

sabato 3 agosto 2013

mani e menti che curano. no ai tagli di personale!


          
 QUOTIDIANO “IL PICCOLO”
MARTEDÌ, 30 LUGLIO 2013


Pagina 14 - Regione

Parte ilsalvataggiodei 20mila della sanità

La Regione cerca la via duscita alla riduzione di personale imposta da Roma. Telesca: «Necessario ripensare il sistema».            Altolà della Cgil a ulteriori tagli

 LA STRETTA FINANZIARIA»I DIKTAT NAZIONALI


                                   MANI E MENTI CHE CURANO

L'organico degli operatori della Sanità Fvg va aumentato,non ridotto!!
Gli anni della Giunta Tondo hanno lasciato in eredità un sistema sanitario
in grave difficoltà a causa di riforme vuote di reale sostanza, calo delle risorse, taglio degli organici.
C'è bisogno di una “nuova stagione”.
I primi passi con la nuova maggioranza regionale – l'incontro con l'Assessore Telesca e con la Terza Commissione Consiliare presieduta da Rotelli – sono stati positivi : è stata preannunciata l'abrogazione della “riforma Tondo” della sanità e la volontà di condividere con il Sindacato e con gli altri soggetti sociali le scelte più importanti in campo sanitario e sociale.
Una risposta positiva ai bisogni di cura e prevenzione della popolazione regionale deve però considerare tra le sue priorità la grave carenza di organico esistente nella sanità Fvg.
Nel solo anno 2010 le scelte della Giunta Tondo hanno fatto calare di circa 500 (!!) unità i dipendenti in servizio ,diminuendo così la capacità di risposta del Servizio Sanitario Regionale e aumentando ancora di più i carichi di lavoro del personale.
Per questi motivi , l' ipotesi ( contenuta nella delibera di Giunta n.1253 sulla Programmazione 2013 del Serv.San.Reg. ) di riportare il calendario indietro di quasi 10 anni stabilendo che la spesa per il personale deve attestarsi a quella del 2004 con una riduzione dell' 1,4% è assolutamente impraticabile.
Applicare in Fvg la disposizione contenuta nella Spending Review di Monti (Legge 135/2012) determinerebbe altri tagli insostenibili agli organici già ridotti all'osso ed un gravissimo arretramento del nostro Sistema Sanitario con pesanti conseguenze sul diritto alla salute dei Cittadini.
La via di uscita dalla norma “taglia servizi” di Monti è quella di definire tra Giunta Regionale e Governo Nazionale un Patto avanzato che tenga conto della Specialità Regionale e della esigenza di salvaguardia del nostro buon Sistema Sanitario, garantendo comunque l'equilibrio economico senza tagliare gli organici che vanno – al contrario - implementati.
La risposta alla domanda di salute e di assistenza è infatti data – oltre che dalla tecnologia, dai farmaci e dalle strutture – innanzi tutto dalle MANI e dalle MENTI dei medici, degli infermieri,degli operatori socio sanitari e di tutto il personale presente negli Ospedali e nei Distretti.
Ci aspettiamo , pertanto, dalla nuova Giunta e dal nuovo Consiglio un'opera condivisa di riorganizzazione e riforma che metta al centro Cittadini ed Operatori, cambiando radicalmente la vecchia stagione anche rispetto alle scelte sul personale.
CGIL FP FVG/Resp.Sanità
(Alessandro Baldassi)

domenica 7 luglio 2013

ARTICOLI PAGINESUDINOI


PaginesudiNoi

Le risposte dei dipendenti 
del Santa Maria M. al questionario Cgil
SCARPE, MENSA, VALUTAZIONE E...
Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 le de -legate e i delegati della Cgil aziendale han -no distribuito circa 500 questionari in molti reparti dell’Azienda, ma non in tutti. Hanno 
risposto al questionario 336 colleghi, pari al 67,2% rispetto ai questionari diffusi.
Un campione molto significativo che ci fa capire alcuni aspetti e criticità della vita lavorativa nel nostro Ospedale. 
Queste sono state le risposte che avete dato alle domande: 
✱  SITUAZIONE CALZATURE:  per il 
90% non sono state fornite o causano disturbi. Un giudizio pesantemente negativo. Le cose devono cambiare subito.
✱ COSA MIGLIORERESTI NEL TUO REPARTO: qui il campione si divide nelle varie unità operative.
Con oltre il 70%  delle risposte nei reparti di chirurgia, ortopedia, cividale,  medicine, 
PS e med. Urg., neurochir. E un.spinale, clinica chirurgica e ostetricia   vorrebbero migliori condizioni di sicurezza per i la-voratori e per i pazienti .
Circa il 50% delle risposte nei reparti di emodialisi,  malattie  infettive,  cardiologia, oncologia,  gemona,  chirurgia  plastica  e neurologia  vorrebbero essere ascoltati di più per far valere le proprie idee.
Con oltre il 60%  delle risposte nei reparti di radiologia, anatomia patologica e labora -torio analisi  vorrebbero seguire più corsi di formazione per migliorarsi.
✱ SODDISFAZIONE DEL METODO DI VALUTAZIONE :  Oltre il 70% delle rispo -ste nei reparti di malattie infettive, chirur -gie, ortopedia, cividale, radiologia, anato -mia patologica, cardiologia, oncologia, ps e med.urg., gemona, nch + unit spinale, ch plastica, clinica chirurgica, mediche e pa -cu e neurologia. Sono poco o per niente soddisfatti della valutazione.In emodialisi, si ve -rifica una sostanzia -le parità nel grado di 
soddisfazione, men -tre in ostetricia e la -boratorio analisi i la -voratori hanno ma -nifestato  un  gradi -mento nel metodo di valutazione.
✱ IN CASO DI VALUTAZIONE CHE RITIENI INGIUSTA:  nella stragrande maggioranza dei reparti i lavoratori han-no coscienza che possono opporsi ad una valutazione ritenuta ingiusta.
Solo nei reparti di cividale e anatomia pato-logica i lavoratori non sanno, se non in par -te, della possibilità di opporsi. 
✱ CONOSCENZA  DELLE  REGOLE SULL’ORARIO DI LAVORO :  oltre il 50 % delle risposte nei reparti di emodialisi, malattie infettive, ortopedia, cividale, radio-logia, anatomia patologica, cardiologia, on -cologia, ps + med.urg., gemona, ch. Plasti -ca, ostetricia, conoscono abbastanza le regole dell’orario di lavoro. 
Nei seguenti reparti: chirurgia, laboratorio analisi, mediche + pacu, nch e unità spina -le, clinica chirurgica e  neurologia,  cono-scono poco o niente le regole dell’orario di lavoro.
✱ TI  CAPITA  DI  FARE  MATTINA/NOTTE? Nelle risposte date si evince che questo tipo di turnazione,  nel grosso dei reparti, viene utilizzata  nei soli casi di necessità. Purtroppo nei seguenti reparti : ospedale di cividale, laboratorio analisi, ps + med. Urg., nch e unità spinale e neurologia resta ancora in uso frequente nella turnazione del personale.
N.B. Mancano i dati della CCH, uno dei re-parti che da questo punto di vista è in maggiore sofferenza.✱ COSA PENSI DEL SISTEMA DI MENSA AZIENDALE? In tutti i reparti  si evin -ce che il personale vorrebbe ampliare gli orari di mensa o scegliere il buono pasto, di con-tro  il grado di soddisfazione del servizio mensa così com’è si rileva molto basso.
Nel settore amministrativo abbiamo avuto queste risposte (58 in totale):
✱ COSA MIGLIORERESTI SUL TUO POSTO DI LAVORO? 
La  maggioranza vorrebbe seguire più corsi di formazione (30).
Mentre vorrebbero essere ascoltati di più (25).
✱ SODDISFAZIONE DEL METODO DI VALUTAZIONE:  
Non sono soddisfatti del metodo di valutazione (43).
✱ IN CASO DI VALUTAZIONE CHE RITIENI INGIUSTA:
la stragrande maggioranza sa che può opporsi alla valutazione (47).
✱ CONOSCENZA DELLE REGOLE SULL’ORARIO DI LAVORO:
Il grosso dei lavoratori conosce le regole dell’orario di lavoro (50).
✱ COSA PENSI DEL SISTEMA DI MENSA AZIENDALE?
Mi va bene com’è adesso (28).
Amplierei gli orari di mensa perché così sono escluso (15).
Preferirei scegliere tra mensa e buoni pasto (15).
Pur nella consapevolezza che il lavoro svolto non ha raggiunto la totalità del personale, 
esso ci ha comunque permesso di cogliere alcuni aspetti e criticità della vita lavorativa 
dei nostri colleghi. Con la determinazione di sempre la Cgil porterà questi risultati sui ta-voli di trattativa per contribuire a migliorare la vita di tutti. 
Claudio Di Ottavio

ORARIO: LA TEORIA E LA PRATICA
Spesso si parla di lavoro, il personale lamen -ta diverse cose: carico di lavoro, orari, per -sonale insufficiente; in questo articolo vorrei 
focalizzarmi su quanto i lavoratori sono a co -noscenza dei regolamenti o del contratto di 
lavoro.
Negli ultimi anni ci sono stati diversi cam -biamenti, sia organizzativi che strutturali. In 
un contesto dove crescono le esigenze e 
le risorse sono sempre meno allora ci si è 
posti una domanda: i lavoratori sono a co -noscenza dell’orario di lavoro? Esiste un re -golamento aziendale? Ebbene sì. Esiste ma 
non sempre viene interpretato o applicato in 
modo giusto e funzionale.
Vediamo prima la “teoria” e poi la “pratica”.  
LA TEORIA. Il regolamento sull’orario di la-voro si pone come obiettivo di:
- conciliare le esigenze dell’utenza e i tempi 
di vita del personale;
- assicurare il benessere psico-fisico del di -pendente;
- responsabilizzare i titolari delle strutture al 
rispetto degli obblighi contrattuali;
Nell’ambito dell’orario di lavoro si distinguo -no: orario di lavoro ordinario, straordinario e 
periodo di riposo.
L’orario di lavoro è pari a 36 ore settimanali, 
la distribuzione prevede, tra l’altro:
- orario sulle 12 o 24 ore;
- programmazione calendari;
- previsione dei riposi per il recupero psico-fi -sico e durata della prestazione non superio -re alle 12 ore continuative;
- priorità per il personale con svantaggio per -sonale, familiare e sociale;
Le 36 ore sono omnicomprensive con il pas -saggio di consegne e cambio divisa  (questo 
viene quantificato in base alle strutture affe -renti al Dipartimento su valutazione del RDA 
e comunque in misura non superiore ai 30 
minuti).
Durante l’orario di lavoro è consentito lascia -re la sede di lavoro solo per motivi di servizio, 
autorizzati dal responsabile; l’allontanamen -to deve essere autorizzato dal coordinatorre 
o RDA e richiede la timbratura sia in uscita 
che un entrata.
La rilevazione delle presenze avviene attra -verso il tesserino magnetico e alla fine del 
mese viene stampato il tabulato delle timbra-ture, l’omissione di oltre TRE eventi di tim -bratura al mese può portare a un provvedi -mento disciplinare.
La predisposizione dei  calendari di lavoro 
deve essere comunicata in tempi che con -sentano una adeguata programmazione dei 
tempi di vita,  di norma entro il 15 del mese 
precedente o al massimo il 24 del mese pre -cedente.
La pausa: quando il lavoro supera le 6 ore il 
lavoratore ha diritto a beneficiare di una pau -sa non inferiore ai 15 minuti al fine del recu -pero psico-fisico o per la consumazione del 
pasto; deve essere stimbrata.
Ovviamente potete consultarci o per avere 
chiarimenti o per avere il testo integrale.
LA PRATICA . In realtà parecchio di quan -to previsto sopra non corrisponde alla real -tà.Vedi ad esempio alcuni reparti dove ci si 
protrae per più di 30 minuti per il passaggio 
di consegne, vedi la pausa che non è ben 
strutturata. Va poi detto che non esistono 
aree di ristoro e che i turni in alcuni contesti 
vengono esposti pochi giorni prima dell’inizio 
del mese, e per non parlare di ore/ferie  ac -cumulate negli anni.
Nella speranza che questo articolo possa 
essere spunto di riflessione per tutti noi lavo -ratori, noi delegati sindacali vi promettiamo 
una costante presenza e collaborazione.
Giuseppe Todaro


La carta dʼidentità dellʼR.L.S.
Sfatiamo la leggenda che l’R.L.S. (Rappre-sentante dei Lavoratori per la Sicurezza) sia 
un fantasma che appare solo al momento 
delle elezioni R.S.U., per volatilizzarsi subi-to dopo la nomina.
In realtà l’R.L.S. è un collega che svolge 
un ruolo importantissimo attribuitogli dalla 
R.S.U., la cui fi gura trova applicazione e 
collocazione all’interno del decreto lgs.n.81 
del 9/4/2008, che  all’art.2 comma 1 lettera 
i recita:
L’R.L.S. è una persona eletta o designata 
per rappresentare i lavoratori per quanto 
concerne gli aspetti della salute e della si-curezza durante il lavoro.
Il nostro amico e collega R.L.S.  ha 4 diritti 
fondamentali:
1) Il diritto di ricevere una formazione ade-guata e costante da parte dell’ Azienda per 
poter esercitare l’incarico che gli è stato af-fi dato.
2) Il diritto all’ informazione: consulta i fa-mosi D.v.r (documenti di valutazione dei 
rischi) e riceve informazioni dai servizi di 
vigilanza Aziendali.
3) Il diritto alla partecipazione ossia:
- accede ai luoghi di lavoro (reparto, 
magazzini, laboratori, uffi ci ecc)
- è consultato dall’ R.S.P.P. (Responsa-bile del Servizio di Prevenzione e Pro-tezione) per valutare e prevenire i rischi 
presenti in Azienda.
- è consultato dal Direttore Generale  
per la scelta del responsabile per il ser-vizio di prevenzione incendi, primo soc-corso evacuazione dei luoghi di lavoro, 
del medico competente e dell’R.S.P.P.
- Partecipa alla riunione periodica in 
cui il Direttore Generale espone l’an-damento degli infortuni,  delle malattie 
professionali e lo stato della sorveglian-za sanitaria.
4) Diritto al controllo (informa  l’R.S.P.P. sui 
rischi riscontrati e propone soluzioni per la 
prevenzione).
L’R.L.S. può ricorrere alle autorità compe-tenti, qualora ritenga che le misure di pre-venzione adottate dall’Azienda non siano 
idonee a garantire la sicurezza dei lavora-tori.
 Nello svolgimento della propria attività non 
può subire alcun pregiudizio; è un organo 
consultivo a disposizione dei lavoratori e 
dell’Azienda, capace di discernere tra le 
esigenze Aziendali e quelle dei lavoratori.
In conclusione il nostro amico e collega 
R.L.S. non’è un pubblico uffi ciale ,né un di-rigente Aziendale,ma uno di noi che investe 
tempo e dedizione alla causa della sicurez-za sui luoghi di lavoro. 
Se volete fare una segnalazione,non esita-te a consultare l’elenco R.L.S. nelle bache-che Aziendali.
Salvatore Barbara

HO SCELTO LA MIA CASA

“Tutti uguali voi sindacalisti, fate solo il 
vostro interesse. E noi qui a fare turni 
massacranti,senza personale e con uno 
stipendio  misero.  Non  ce  la  facciamo 
più”.
Questa è l’affermazione che sempre più 
spesso ci sentiamo dire dai nostri colleghi 
durante le attività di volantinaggio, o da-vanti a un caffè preso alle macchinette.
Sentiamo quindi la necessità morale di 
dare una risposta ai nostri colleghi, poiché 
solo se il sindacato sarà capace di parlare 
alle coscienze dei lavoratori in modo lim-pido e convincente, riuscirà a recuperare 
credibilità dinanzi alla società civile e ad 
accrescere il consenso nel mondo del la-voro.
È giusto premettere che la Cgil è una li-bera  associazio-ne che si sostiene 
e lega  la sua esi-stenza alle quote 
che  ogni  iscritto 
versa spontanea-mente.
Grazie  a  questo 
contributo  asso-ciativo la Cgil è in 
grado  di  garanti-re personale pre-parato  capace 
di  dare  risposte 
alle domande sul 
mondo del lavoro 
e una serie di ser-vizi diffusi sul ter-ritorio: uffi cio ver-tenze, inca, caaf, sunia ecc..
Ma questi pur utili servizi rimangono per la 
Cgil solo “accessori”, il primo e vero man-dato del sindacato è quello della contratta-zione: solo con questo strumento si posso-no ottenere risultati e migliorie in grado di 
assicurare condizioni di lavoro più sicure 
ed un salario giusto ed equo. 
Poiché il nostro sistema democratico si 
basa sui principi di rappresentanza, iscri-versi alla Cgil comporta affi darsi ad un’or-ganizzazione  con  cui  condividere  alcu-ni  principi fondamentali, come quelli della 
condivisione  e della  compartecipazione. 
“Deve andare avanti solo chi è più bravo. E 
chi invece resta indietro? Si arrangi, mica 
è colpa mia, e lui che è incapace…..” 
Noi della Cgil diciamo basta ad afferma-zioni come questa, vogliamo che si abban-donino il concetto del mio, la voglia di ac-cumulare acriticamente e di eccedere nel 
consumare, che non hanno avuto altra 
conseguenza che scatenare dentro di noi 
uno spiccata e sterile competizione.
La CGIL combatte affi nché si ritorni al con-cetto del noi, si riaffermi il diritto alla parte-cipazione e alla condivisione, e ogni lavo-ratore acquisisca la consapevolezza che 
da soli non si ottiene nessuna conquista 
- questo succede solo nei fi lm. 
Solo se riusciamo a stare uniti uno a fi anco 
all’altro e fare gioco di squadra,saremo in 
grado di consegnare ai nostri fi gli e ai no-stri nipoti un Paese che vede attuare i prin-cipi costituzionali dei padri fondatori della 
Repubblica. 
La Cgil esprime indignazione davanti al si-lenzio assordante di quella classe politica 
che fi no a oggi non è stata capace di dare 
risposte adeguate alle esigenze dei lavo-ratori, dei disoccupati, delle famiglie e dei 
pensionati. Da anni lo stato sociale, in Ita-lia,  ha imboccato  un tunnel del quale  non 
si vede la via d’uscita.
Sicuramente, però, indignarsi non basta!
Da parte di qualche collega sindacalista, 
ogni tanto si sen-te dire:
“Per cambiare le 
cose basta porta-re migliaia di per-sone  in  piazza, 
vedrai  come  ci 
ascolteranno”.
Portare  in  piaz-za i lavoratori del-la sanità è diffi ci-le,  ma  decisivo. 
Penso  però  che 
non  basti  e  che 
per tutti i lavorato-ri sia arrivata  l’ora 
di trasformare l’in-dignazione in im-pegno. 
Perché iscriversi alla Cgil?
Perché ha più di 100 anni di storia, per-ché ha il più alto numero di vittime ca-dute per difendere i diritti dei lavorato-ri della terra e delle fabbriche, perché 
è sempre a fi anco degli ultimi e perché 
è la casa di tutti. La Cgil è il sindaca-to di chi ha un lavoro, di chi lo ha ma 
precario,di chi non lo ha ma lo cerca. La 
Cgil svolge un ruolo di tutela all’interno del 
libero mercato, difende i diritti individuali 
e collettivi, a fi anco di chi subisce soprusi 
e ingiustizie Inoltre, attraverso la costante 
presenza sul luogo di lavoro, svolge una 
continua attività di mediazione negli anti-patici contenziosi  che si determinano tra 
lavoratori e Azienda.
In questo momento storico è giusto raffor-zare e sostenere la Cgil, affi nché il nostro 
sforzo possa aiutare a contrastare i conti-nui attacchi che i lavoratori subiscono.Se 
anche tu vuoi rendere più effi cace l’azio-ne di rappresentanza dei lavoratori, inve-sti nella Cgil!
Saremo lieti di camminare uno a fi anco al-l’altro, affi nché nessuno rimanga indietro. 
Insieme si può .
Salvatore Barbara


lunedì 17 giugno 2013

manifestazione unitaria a roma per il lavoro


L AVO R O
DEMOC R A Z I A

La Camera del Lavoro Cgil di UD organizza 2 corriere per partecipare alla manifestazione del 22 giugno:
partenza
venerdì 21 alle ore 22.30 dalla sede di Gemona  alle 23 dalla sede di Udine.

Concentramento alle 8.30 di sabato 22 in piazza della Repubblica a Roma con corteo fino a Piazza San Giovanni dove,verso le 11, si terrà il comizio dei 3 Segretari Generali di Cgil,Cisl e Uil.

La partenza delle 2 corriere  da Roma per il rientro è prevista per le ore 17.

Comunicateci SUBITO la vostra partecipazione alla importantissima iniziativa unitaria!!

NB:

le compagne ed i compagni che dovessero avere problemi a fare il viaggio in corriera, ce lo segnalino tempestivamente in modo da consentirci di programmare una eventuale alternativa con l'utilizzo del treno.
               
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 Roma, 14 giugno 2013                                                          A tutti i Componenti della
                                                                                                 I Commissione
                                                                                               ( Affari Costituzionali)
                                                                                                de l  Senato della Repubblica                                                      
Gentili Senatori,
               Come a Voi  noto, è in corso di definizione l’iter parlamentare per l’emanazione del
decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento in materia di proroga, fino 
al 31 dicembre 2014, del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i 
pubblici dipendenti, predisposto in attuazio ne dell'articolo 16, comma 1, del D.L. 98/2011.

              Di fatto, si tratta di un consolidamento, inaspettato e giuridicamente opinabile, di una
misura di  carattere prettamente emergenziale posta in essere per fronteggiare la crisi
economica del Pae se, già introdotta con il decreto legge n. 78/2010.

              Il protrarsi del   blocco dei trattamenti economici individuali   dei pubblici dipendenti, al 
di là delle pesanti ricadute sui consumi e sul sistema economico in generale, colpisce di nuovo, 
i n modo duro e offensivo, la categoria dei pubblici dipendenti che hanno già pagato a caro
prezzo le conseguenze di una gestione politica nefasta ed inefficiente.  

                 Riteniamo assolutamente intollerabile la decisione di prolungare ulteriormen te gli 
effetti  di un intervento d’urgenza che ha già inciso in maniera significativa sulla qualità della 
vita di migliaia di famiglie italiane, il cui potere d’acquisto risulta estremamente depauperato 
sia per gli effetti del fermo contrattuale sia per qu elli del parallelo aumento delle imposte su
beni e consumi nonché della conseguente lievitazione dei prezzi, che ha colpito anche i beni di
prima necessità.

                Peraltro, non può non evidenziarsi come un ulteriore intervento di carattere
economico nei confronti dei pubblici dipendenti si porrebbe in palese violazione dei principi
costituzionali che sanciscono il diritto del lavoratore di   percepire “ una retribuzione
proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé
e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa” (art. 36 Cost.).

                Oggi, questa dignità non esiste più.

              Si evidenzia, tra l’altro, che dal blocco delle retribuzioni è escluso il personale di
magistratura, per effetto della sentenza n. 223/2012 della Corte Costituzionale che  ha
dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che ne limitavano gli incrementi stipendiali.

              Diventa ancora più lecito, allora,  interrogarsi sulla legittimità co stituzionale di tali
disposizioni nei confronti delle restanti categorie di lavoratori pubblici.  

             

 
   
               L'eccezionalità della situazione economica è sicuramente suscettibile di consentire al
legislatore il ricorso a strumenti eccezio nali, nel difficile compito di contemperare il
soddisfacimento degli interessi finanziari e di garantire i servizi di cui tutti cittadini
necessitano. Ma è compito altrettanto importante dello Stato garantire, anche in condizioni
eccezionali, il rispetto d ei principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale, che non può
né consentire deroghe al principio di uguaglianza, sul quale esso stesso è fondato, né
“stabilizzare” certe forme di prelievo coattivo dettate dalla gravità di un particolare momento.

               Da un’attenta lettura dei resoconti delle Commissioni parlamentari di Camera e
Senato, competenti all’esame del provvedimento, può evincersi la censura espressa da più
parlamentari, componenti di tali Commissioni, i quali oltre a manifestare il proprio dissenso
hanno ben delineato le evidenti criticità della proroga del blocco contrattuale.

              Noi auspichiamo una  Vostra   attenzione particolare nei confronti del delicato
provvedimento all’esame e per questo motivo avremmo il piacere d i incontrar vi per potervi
esporre personalmente le nostre preoccupazioni ed eventuali proposte alternative per
reperire le risorse necessarie attraverso tagli agli sprechi ed alle inefficienze, ponendo fine alla
pratica, adottata dai Governi che si sono su cceduti negli ultimi anni, dei tagli lineari che molti
danni hanno provocato ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione ed ai cittadini che di
quei servizi sono fruitori.

              Ad ogni modo, desideriamo informar vi   che è imminente da parte n ostra la
presentazione di una PIATTAFORMA per il RINNOVO DEI CONTRATTI PUBBLICI. Tale
piattaforma relativa al triennio 2013 -2015, prevede  incrementi economici che tutelano il
potere d’acquisto eroso ai salari proprio a causa del blocco dei rinnovi contrattuali. Essa
prevede, altresì anche interventi sulla parte normativa  il cui obiettivo prioritario è rimettere in
circolo una idea di lavoro pubblico, innanzitutto condiviso, partecipato e sostenuto proprio da
quelle lavoratrici e da quei lavoratori sui qua li si sono scaricati irragionevolmente tutta una
serie di scelte riduttive, oltreché rispondere alle crescenti esigenze in materia di pari
opportunità, benessere organizzativo, conciliazione tra gli obblighi della vita lavorativa e i
bisogni della vita personale e familiare.

            Nel caso in cui le istituzioni preposte opporranno il rifiuto, potranno configurarsi
ulteriori iniziative, di carattere giurisdizionale,  sia a livello nazionale sia a livello comunitario.

            Rispettiamo le Istituzioni e privilegiamo la via del confronto e del dialogo, quali
strumenti di mediazione democratica per dirimere conflitti e perseguire il bene del Paese, ma
ci aspettiamo che la politica tutta non deluda le aspettative di milioni di lavoratori pubblici e
delle loro famiglie, rispettando i propositi manifestati dal nuovo Governo nella fase del suo
insediamento.

           Rimaniamo in attesa di un  Vostro  cortese cenno di riscontro.
       
   Rossana Dettori                Giovanni Faverin             Giovanni Torluccio            Benedetto Attili
     Segretario generale       Segretario Generale           Segretario Generale          Segretario Generale
          FP CGIL                              CISL FP                                      UIL FPL                                   UIL PA

lunedì 27 maggio 2013

manifestazione 10 giugno

LUNEDÌ 10 GIUGNO MANIFESTAZIONE REGIONALE A UDINE ore 17.30concentramento in piazza primo maggio ore 18.30
F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A
LAVORO EQUITÀ SVILUPPO
Più investimenti e più welfare per il rilancio della regione
IL DRAMMATICO AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE e la crisi dell’apparato produttivo
assumono dimensioni sempre più preoccupanti anche in Fvg. Ad aggravare
la situazione l’assenza di politiche industriali e le lacune del nostro welfare, che
impediscono al Paese e alla regione di ripartire.
IL RIGORE non basta a risolvere i problemi: servono nuove politiche capaci di
promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e
ambientale.
CGIL CISL UIL hanno presentato una piattaforma per l’emergenza con precise
proposte al Governo, lanciando una mobilitazione unitaria che culminerà in una
grande manifestazione a Roma il 22 giugno.ANCHE IN FRIULI VENEZIA GIULIA chiamiano i lavoratori, i giovani e i pensionati a
manifestare uniti a sostegno delle nostre richieste.

venerdì 17 maggio 2013

corso OSS pre concorso



        Senza costi per tutti O.S.S.


Corso di preparazione al concorso OSS.

La Cgil Funzione Pubblica di Udine organizza un
Corso di preparazione
alle prove selettive (pre selezione) previste dal Bando di Concorso
per 15 posti di OSS per l’Area Vasta Udinese


Il corso avrà una durata di circa 15 ore suddivise in più giornate e si svolgerà, 
indicativamente, nelle prime settimane di giugno.
Le materie riguarderanno - tra l’altro - l’ordinamento generale, il Servizio Sanitario,
il ruolo dell’OSS, l’assistenza di base e non solo.
La partecipazione al corso è aperta a tutti gli interessati ed è gratuita.
Per le pre-iscrizioni - da far pervenire entro il 24 maggio 2013 – si prega di inviare i 
propri dati (cognome e nome / indirizzo / mail / telefono / eventuale posto di lavoro) 
ad una delle seguenti mail:
fpudine@fvg.cgil.it       fpaltofriuli@fvg.cgil.it
oppure con sms ai seguenti cellulari :
Salvatore Barbara 347/8437088 Giovanna Di Giovanna 338/7310997
Andrea Traunero 346/7230204
N.B.: il numero massimo di partecipanti sarà di circa 60/70 persone. In caso di richieste 
superiori a detto numero verrà data la precedenza agli iscritti Cgil

venerdì 10 maggio 2013

Assembrea amministrativi


La CGIL FP indice per
LUNEDI’ 20 maggio 2013
dalle ore 13.30 alle ore 15.30

presso la saletta ex INSIEL
Padiglione 2 / secondo piano

una ASSEMBLEA aperta a tutto il personale amministrativo della AOU 

Il personale amministrativo dell’AOU di Udine e le possibili soluzioni da proporre alla nuova Direzione Aziendale riguardo a:
 
• le carenze di organico
• il sistema di valutazione
• le progressioni
• la mensa
• e non solo
e
FONDO DI PREVIDENZA INTEGRATIVA “PERSEO”
con la proiezione di slides

PARTECIPATE!!!
 
N.B.: l’assemblea è in orario di servizio - codice timbratura 01